Dizionario Scout-Italiano - V -

   
 

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V.D.B.

VACANZE DI BRANCO

Acronimo di Vacanze di Branco; il branco vive alcuni giorni insieme. 

E' il culmine dell’attività di branco

VECCHIO LUPO

detto anche V.L. o al plurale VV.LL. Da non confondersi con il 'Lupo Anziano' che è il bambino che ha raggiunto la terza tappa del cammino i progressione personale in branco.

Nome attribuito a qualunque capo del branco che, per far calare meglio nella ambientazione prende il nome di un personaggio del 'Libro della Giungla' (di R.Kipling).

VEGLIA D'ARMI

E' una particolare attività Scout fatta alla vigilia della promessa. B.P. ne parla diffusamente a proposito dei cavalieri e della cavalleria.

VICE CAPO SESTIGLIA

 E'quel Lupetto scelto per affiancare il la/il Capo Sestiglia nella conduzione della sestiglia

VICE CAPO SQUADRIGLIA 

 E' quella guida o esploratori scelto per affiancare il Capo Squadriglia nella direzione della Squadriglia.

VITA COMUNITARIA

La comunità R/S, in quanto esperienza di gruppo, rappresenta un luogo privilegiato pr l'adolescenza poichè, essendo il gruppo non l'insieme di individui ma l'insieme delle relazioni fra individui, eso ha in sè le potenzialità di rispondere a bisogni individuali. Bisogni che sono di appartenenza, di sicurezza, di stabilità, di autorealizzazione in sè, di protezione, di dominio, di controllo, di amore, di riduzione di tensioni individuali e sociali, di autentica comunicazione.

In un clima che tende ad essere fraterno e attraverso una metodologia che è attenta a rispettare i tempi di crescita dei singoli, le Scolte e i Rover si impegnano ad aiutare e verificare, con l'aiuto degli altri, un cammino di crescita che, pur essendo personale, cerca di essere adeguato al passo di tutta la comunità, attento in particolare a chi fa più fatica. Il cammino della comunità R/S porterà il Rover e la Scolta a prendere gradualmente coscienza di essere chiamati a far parte di una comunità più vasta: il richiamo alla fratellanza scout li condurrà a sentire di essere cellule viventi dell'intera Associazione, a condividerne il cammino portando ad essa il contributo delle proprie idee ed esperienze e ciò anche attraverso la partecipazione agli eventi e ai momenti di verifica e confronto che essa organizza per loro.
Le scelte della comunità dovranno essere constantemente verificate con quelle di fondo dell'Associazione, in particolare per quanto riguarda: l'attenzione alla persona, la valorizzazione della fiducia e del dialogo, il rifiuto esplicito della violenza. È durante l'incontro di questa comunità che si attua l'esperienza ecclesiale dell'annuncio, della catechesi e della liturgia; la preparazione dei programmi e la verifica della loro realizzazione; la la comunione di esperienze e problemi; l'ascolto e la correzione fraterna; l'approfondimento nel capitolo di temi particolarmente importanti; la Strada e tutte le altre attività suggerite dal Metodo della branca.
La comunità per garantire dinamiche favorenti il confronto e l'arricchimento del gruppo, ma nel rispetto dell'espressione dei singoli e della loro progressione personale, deve essere costituita da un numero adeguato di partecipanti. Pertanto la comunità, sia di ridotta entità, così come troppo numerosa ( sopra ai 25 membri ), non può garantire la crescita nè per sè, nè per i singoli.