Estate 2015, una guida racconta il suo campo estivo:
Un campo estivo è un’avventura continua.
L’avventura che inizia ancora prima di partire, a fare lo zaino, con
quel brivido che tutti conosciamo, il brivido del “e ora come faccio a far
entrare tutta questa roba nello zaino? ” che può variare nel “e ora come
facciamo a far entrare tutta questa roba nelle casse di squadriglia? ” già
sperimentato alla riunione di sq.
L’avventura continua alla partenza, tutti nel parcheggio dello Stadio
in uniforme, in attesa del pullman, come abbiamo fatto noi della Betulla il 26
luglio.
Avventura è montare le tende, superare piccoli problemi tecnici e
montare tavoli e cucine, triangolari, a L o attaccate agli alberi, a seconda
dei gusti;
Avventura è rifare una legatura un milione e mezzo di volte, ma alla
fine poter osservare che l’alzabandiera, così come l’altare e il portale, sono venuti davvero bene;
Avventura è arrivare al lago e
costruire canne da pesca per geomag, remi con le bottiglie, fare regate con i
canotti e lanci delle spugne e poi sfidarsi a galli, coccodrilli, scalpo e chi
più ne ha più ne metta, nella ricerca della Barbie-Emma;
Avventura è cantare e fare bans intorno al fuoco;
Avventura è combattere contro le “terribili formiche mutanti” e
scriverci poi una fiaba;
Avventura è arrivare a Bologna, partire a caccia di tigelle, Claudie e
Giovanni, sbizzarrire le nostre doti artistiche in ritratti di capi e
cambusieri, cercare di svelare i sette segreti o improvvisarci ballerini sulle
note di cori da stadio a tema “Once upon a time”;
Avventura è abboccare come tonni allo scherzo del finto hike
organizzato dal CONCA;
Avventura è fare una stravagante partita a Uno per decidere le sorti
della gara di cucina;
Avventura è fare una caccia al tesoro notturna e andare avanti e
indietro per la strada alla ricerca di Giovanni;
Avventura è giocare a calcio balilla, calcio storico, achei e troiani
e miscuglio di fiabe, dove uno (Cenerentola) è senza una scarpa, uno
(Pinocchio) può barare, uno (Biancaneve) lancia mele avvelenate e uno
(Cappuccetto Rosso) canta saltellando in giro per il campo;
Avventura è partire per l’hike, zaini in spalla e uniforme, ospiti di
chiese, parrocchie, reparti lupetti e magazzini, magari chi punto da un tafano,
chi con un virus, chi con la caviglia storta o un ginocchio sbilenco;
Avventura è vegliare alle stelle,
Avventura è fare i giochi d’acqua facendo da bersagli per i palloncini
o effettuando un ottimo numero ginnico con tanto di spaccata a bandierina
saponata;
Avventura è cucinare alla trapper arrostendo le salsicce e i wurstel
sul fuoco e cantando i brani più disparati;
Avventura è fare un fuoco con “quelli gasatissimi di Modena” e
imparare nuovi bans, oltre al fatto di istruirli al Ballo della frutta;
Avventura è piangere come viti tagliate all’ultimo fuoco, scambiandosi
le lettere con la chitarra di sottofondo;
Avventura è ripartire, destinazione casa, leggere i giornalini in
pullman e fare un’immaginaria ultima consegna dei saponi;
Avventura è salutarsi con grandi abbracci, come se non ci dovessimo
rivedere mai più, anche se tutti consapevoli che alla prossima apertura ci
ritroveremo ancora, in uniforme, pronti per un nuovo anno.