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In memoria di Alessandro Salucci...

pubblicato 11 gen 2018, 23:45 da scout SanGiovanni   [ aggiornato in data 20 mar 2018, 07:59 ]

Sabato 13 gennaio 2018 alle ore 21.00 in San Lorenzo si terrà una veglia in memoria di un nostro fratello scout sangiovannese: padre Alessandro Salucci che il 30 novembre ci ha lasciato a soli 60 anni dopo una lunga malattia.

La veglia si tiene a San Giovanni, nel luogo dove Alessandro è nato, è cresciuto e dove è nata la sua vocazione prima nel mettersi al servizio degli altri come capo scout, poi nella fede come padre domenicano.

Alla veglia, aperta a chiunque si senta legato alla figura di Alessandro, parteciperanno il consiglio regionale Toscano, gli amici ed i capi sangiovannesi, i rappresentanti nazionali dello scoutismo: Donatella Mela Capo Guida ,Ferri Cormio Capo Scout, i presidenti dell'Agesci  Matteo Sapnò e Barbara Battilana, l'assistente nazionale: padre Davide Brasca e il comitato nazionale.


Vogliamo ricordare con tenerezza e gratitudine un grande uomo: capo scout, padre domenicano, filosofo, teologo, scrittore, professore, ma anche Assistente ecclesiastico regionale della Toscana dal 2005 al 2011 e Assistente ecclesiastico generale dal 2011 al 2015. Una nomina accolta in spirito di servizio e totale affidamento a Dio: “Per la mia professione religiosa scesi la frase di Geremia che recita: ‘Mi hai sedotto Signore, e io mi sono lasciato sedurre’, a indicare che mi consegnavo liberamente nelle mani di Dio. Oggi, di fronte alla nomina ad Assistente Generale dell’AGESCI mi sento di ripetere le stesse parole”

Una persona straordinaria di altissima statura morale e religiosa.

Una persona tanto legata al mondo scout al quale deve la scoperta della sua vocazione e al quale ha reso la sua profondità di lettura dell’educazione in ottica di fede cristiana.

Una vita ricolma di gioia, dedicata ai suoi grandi amori, la fede, l’arte, la scienza, lo scoutismo.

La missione dei capi scout è educare alla gioia del presente.

La gioia per un cristiano non è intimistica. Il cristiano è radicalmente costruito nella gioia”.(Indaba 2009)

Una vita con la testa nel cielo ed i piedi per terra:   

Se c’è un modo proprio di essere cristiani è quello di vivere con partecipazione la propria storia, di incarnarsi radicalmente in essa per animarla e vivificarla con la Parola di Dio. Essere scout cattolici oggi nel mondo è questo, è rendere incarnati i valori propri del messaggio cristiano nel proprio tempo e nel proprio spazio avvalendosi di quella spiritualità che è propria dello scautismo e del guidismo in sé. È aiutare i giovani e le giovani a crescere secondo i valori che sono propri del Vangelo e della Legge Scout.”

(Convegno assistenti Assisi  2013)

Grazie Alessandro per quello che hai fatto per tutti noi.
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